L’inganno infernale

La moneta acquisisce il suo valore, e potere di acquisto, con l’induzione di colui che, accettantodola, conferisce il valore alla moneta stessa che prende in prestito. Ne consegue che chi crea moneta e la presta, non fa altro che appropriarsi del valore conferito da chi la accetta, scaricando sullo stesso “accettatore” il debito che egli – il prestatore – ha nei confronti della società. Questo è il rovesciamento contabile, semantico, orwelliano della nostra società: prendo in prestito quello che è mio perché devo pagare il debito nei miei confronti di chi mi presta quello che è mio. Da questo rovesciamento che va oltre il do ut des, perché uno non dà niente e l’altro dà tutto, nascono tutte le altre storture di una società che dovrebbe basarsi sul DONO e che invece è diventata infernale.

Nicoletta Forcheri 9/2/2017

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